Domencia 16 aprile 2023 ore 17.00
Accademia dei Concordi – Rovigo
Aspettando Rovigo Cello City
Roberto Loreggian, clavicembalo
PROGRAMMA
J. S. BACH (1685-1750)
Suite in Mib maggiore BWV 1010
Suite in do minore BWV 1011
Suite in re maggiore BWV 1012
Nella seconda metà degli anni Settanta, il celebre clavicembalista olandese Gustav Leonhardt ha dato vita ad un’operazione dai frutti meravigliosi su alcune composizioni di Bach: le Suites BWV 1010, 1011, 1012 infatti, originariamente concepite per solo violoncello, sono state da lui elaborate e trascritte in modo mirabile ed efficace per clavicembalo, riuscendo a creare un nuovo ambiente sonoro in cui la musica possa rimanere libera di respirare. La mano del Maestro Leonhardt rivela da un lato un profondo bagaglio di esperienze e conoscenze del mondo bachiano, dall’altra la completa padronanza del mezzo espressivo offerto dal clavicembalo. A tal riguardo, lo stesso Leonhardt dichiara con la sua peculiare modestia: «Ritengo che Bach avrebbe potuto perdonarmi per aver arrangiato le sue opere. Se però [Bach] avesse o meno perdonato il modo in cui l’ho fatto, questo rimane certamente un punto controverso».
Riguardo al materiale delle Suites nell’originale per violoncello, è illuminante considerare l’incredibile operazione con cui Bach riesce a concentrare in ogni opera dei momenti di severa austerità, invenzione, ironia, gioia e spensieratezza arrivando al contempo a coprire un’amplissima tavolozza di possibilità sonore e tecniche offerte dello strumento. Le Suites, inoltre, rivestono considerevole importanza nella storia del violoncello perché di fatto costituiscono il primo esempio di letteratura dedicata allo strumento che, fino al 1600, veniva impiegato solamente con funzione di accompagnamento e sostegno. Viene così implicitamente avviato un processo, durato per secoli, incentrato sullo sviluppo delle possibilità del violoncello e determinazione della sua identità per come oggi la conosciamo. La datazione delle Suites è piuttosto incerta e si colloca nel periodo 1717-1723, durante il quale Bach era di servizio come Kapellmeister per il principe Leopold di Anhalt; tale momento corrisponde ad una fase particolarmente prolifica di nuove esperienze strumentali in quanto l’attività del compositore era più svincolata dagli impegni nella musica di chiesa.
Roberto Loreggian vanta un curriculum di assoluto rilievo, ha suonato nelle sale da concerto più importanti del mondo e collaborato con Orchestre e solisti di riferimento del panorama internazionale. Le sue numerose registrazioni discografiche (spesso comprendenti opera omnia) per etichette tra cui Brilliant, Chandos, Deutsche Harmonia Mundi, Erato, Decca, Tactus, sono state contraddistinte da significativi consensi di pubblico e critica, e dall’assegnazione di premi e riconoscimenti. Le trascrizioni delle Suites per violoncello e delle Sonate e Partite per violino, assieme a due danze lente scritte originariamente per flauto e liuto, sono state da lui registrate per la prima volta in un’edizione completa di tre dischi per l’etichetta Brilliant nel 2018.